Dai solai alle porte, sono molti gli elementi di una costruzione che vanno scelti attentamente per garantire un perfetto isolamento acustico, elemento indispensabile per un comfort abitativo ottimale.

di Carlo Vacca

Quello del comfort acustico è un tema abbastanza delicato e controverso poiché, dal punto di vista legislativo, non abbiamo una regolamentazione tale che permetta di gestire l’argomento nella maniera opportuna.

Partiamo, però, da una certezza: un ambiente acusticamente confortevole è un ambiente che ci dà una qualità di vita migliore in termini psicofisici. Questo perché, rispetto ai cinque sensi, l’udito è l’unico a lavorare anche in condizioni di riposo, anche quando dormiamo: appare pertanto evidente quanto sia importante riuscire a garantire ambienti acusticamente salubri. Tra le possibili conseguenze di un’eccessiva esposizione al rumore, infatti, troviamo malattie cardiovascolari, alta pressione sanguigna, mal di testa, cambiamenti ormonali, malattie psicosomatiche, disturbi del sonno, diminuzione delle prestazioni fisiche e mentali, reazioni di stress, aggressività, costante sensazione di fastidio e riduzione della sensazione generale di benessere dell’individuo.

I rumori aerei provenienti dall’esterno, ad esempio dal traffico; i rumori aerei provenienti dall’interno, ad esempio dalla televisione o da conversazioni a volume elevato in ambienti adiacenti; i rumori da impatto provenienti da altri ambienti dell’edificio, come passi o trascinamento di mobili; i rumori di fondo provocati da impianti di vario genere o da sistemi di ventilazione.

Tutte queste tipologie di rumori possono essere trasmesse sia attraverso l’aria (rumori aerei) sia attraverso la struttura fisica dell’edificio (rumori da impatto) e anche il livello di riverbero e di assorbimento delle superfici di un ambiente influenzano il comportamento del suono e, di conseguenza, il modo in cui l’orecchio umano lo percepisce. Il comfort acustico dell’edificio deve essere garantito attraverso il rispetto di stringenti requisiti acustici passivi. Ciò consente un’efficace protezione sia dai rumori esterni sia dai rumori provenienti da altri ambienti all’interno dell’edificio.

Per progettare un buon comfort acustico bisogna quindi, per prima cosa, conoscere quali sono gli elementi che determinano l’inquinamento acustico. Occorre poi fare dei ragionamenti ponderati che considerino qual è la destinazione d’uso del locale, in modo da migliorarlo e da renderlo più confortevole.

Nei sistemi costruttivi fonoassorbenti il rumore viene assorbito dai materiali che lo compongono, mentre in quelli fonoisolanti il rumore viene riflesso e quindi respinto.

Il vetro è certamente un materiale fonoisolante e quindi, con l’ausilio di vetri adatti, si può isolare acusticamente la casa, anche in ambienti dove c’è una grossa presenza di rumore. Non da meno sono le porte, elemento essenziale, assieme a un corretto isolamento acustico strutturale, per garantire il silenzio tra un’ambiente e l’altro della casa. Assieme a dei buoni serramenti e a delle porte che sappiano mitigare i rumori, è essenziale dotare la casa di materiali studiati ad hoc per l’isolamento e per la correzione acustica: pannelli, composti con materiali di varia natura, che hanno sviluppato tecnologie tali da garantire sensibilmente l’abbattimento dei rumori, e che portano con sé, in alcuni casi, anche innovazioni dal punto di vista estetico.

Tali materiali, sistemi costruttivi e tecnologie si evolvono costantemente per fornire soluzioni adatte a rispondere a queste esigenze. Ecco la nostra selezione.

I PRODOTTI PER IL BENESSERE ACUSTICO SELEZIONATI DA NOI

Quando si rende necessario ristrutturare uno o più ambienti dall’interno, è necessario scegliere materiali che offrano anche flessibilità in fase di rifacimento per evitare interventi troppo invadenti. Un esempio è il nuovo sistema a secco Isolmant4you di Isolmant che mette a disposizione la migliore tecnologia per la riduzione del rumore giocando con la praticità del cartongesso.

IsolGypsum Perfetto in particolare è la soluzione creata ad hoc per migliorare il potere fonoisolante delle pareti interne divisorie e perimetrali. La lastra è accoppiata a un pannello isolante (spessore 10 o 20 mm) in Fibtec, la speciale fibra brevettata da Isolmant, dalle elevate prestazioni acustiche e termiche, totalmente ecologica, atossica e di durata illimitata.

Isolmant | IsolGypsum Perfetto
Scrigno | Soluzione Acustica

Disponibile in 4 versioni a seconda della tipologia di lastra in cartongesso (Standard; Idro; D+Salus; D+Resisto) è in grado di incrementare il potere fonoisolante di oltre 10 dB. Nella release con fibra Perfetto 10 mm è avvitabile e utilizzabile in strutture per controsoffitti mentre la struttura a placcaggio è ideale in presenza di poco spazio e per pareti divisorie. La versione con lastra cartangesso D+Salus garantisce maggiore salubrità grazie alla tecnologia activ’air che neutralizza fino al 70% della formaldeide. Un prodotto performante e dall’animo green che rispetta le prescrizioni richieste dai C.A.M. Edilizia.

Creare nuovi spazi di privacy, in cui ogni componente della famiglia può trovare la propria dimensione, è una necessità che si manifesta in particolar modo nelle più tradizionali configurazioni famigliari, dove ad esempio l’estro dei teenager si trova a convivere con il bisogno di silenzio dei più piccoli e di chi lavora o dove i momenti di riposo dell’uno si sovrappongono ai ritagli di tempo per la cura della casa dell’altro. E se la condivisione degli spazi della quotidianità per molte ore è inevitabile, i diversi ritmi di vita dei conviventi possono essere fonte di disaccordo. Così, arginare i suoni e proteggere dal rumore esterno diventa fondamentale per assicurare il benessere nell’ambiente domestico.

Garanzia di un comfort acustico è la porta scorrevole Soluzione Acustica di Scrigno: adatta a ogni tipologia residenziale e che si rivela particolarmente efficace nelle abitazioni di ridotte metrature, dove alla necessità di assicurare l’intimità degli ambienti si unisce l’esigenza di ottimizzare e recuperare spazi. La tecnologia esclusiva Scrigno consiste nell’apporre guarnizioni mobili, corredate da magneti, lungo il perimetro inferiore del pannello porta e sul controtelaio, ovvero i due punti meno isolanti in una porta scorrevole classica – fino a raggiungere una prestazione complessiva di isolamento acustico di Rw=39 dB (-1; -4) su pareti in cartongesso da 100 e 125 mm. Connubio di performance, funzionalità e stile, l’offerta Scrigno permette di soddisfare la creatività, con un’estetica di alto livello, per ambienti progettati in modo originale, secondo i gusti di chi li vive.

Un’altra problematica acustica frequente nelle nostre case è il fastidioso fenomeno del riverbero, a cui è possibile porre rimedio scegliendo sistemi fonoassorbenti dall’elevato assorbimento acustico. La Divisione ACOUSTIC | DESIGN di Celenit propone dei rivestimenti a vista che combinano le qualità fonoassorbenti con la sostenibilità ed ecocompatibilità di un prodotto naturale, esteticamente accattivante e resistente. I controsoffitti e le contropareti in lana di legno mineralizzata, con la loro particolare texture superficiale, sono infatti naturali assorbitori acustici che hanno la funzione di dissipare il rumore impedendogli di rimbalzare da una superficie all’altra. Personalizzabili per colorazione, lavorazione sui bordi e sistema di montaggio, questi pannelli sono ideali non solo negli edifici a elevato affollamento ma anche per gli ambienti residenziali dove si possono comporre in modo versatile e veloce per creare progetti creativi a misura della stanza e design funzionali, a tutta superficie o puntuali, garantendo sempre il rispetto dei criteri della bioedilizia.

Celenit | Pannelli in lana di legno
Rockwool | Ceilingrock Top

Gli showroom HABIMAT mettono a disposizione la propria expertise tecnico-decorativa ma anche la competenza tecnico-edile dei Punti Vendita BigMat, con cui gli showroom operano in stretta sinergia offrendo un supporto completo e a 360 gradi.

COME OTTENERE IL COMFORT ACUSTICO ABITATIVO

Sintesi della normativa e dei modelli di calcolo previsionale.

Chi si occupa di acustica in edilizia sa bene che esistono svariate norme tecniche (UNI, EN, ISO) che analizzano nel dettaglio i modelli di calcolo previsionale dei requisiti acustici passivi, le procedure di misura delle prestazioni degli elementi edilizi, le indicazioni di corretta posa di materiali e sistemi costruttivi. Si tratta in generale di strumenti molto utili in ambito professionale, che supportano i consulenti nella propria attività.

La normativa di riferimento in materia di inquinamento acustico è rappresentata dalla Legge quadro sull’inquinamento acustico - Legge N. 447 del 26 ottobre 1995 - che definisce le competenze degli enti pubblici incaricati di regolamentare, pianificare e controllare soggetti sia pubblici sia privati che possono provocare inquinamento acustico. Da questa legge, ai fini applicativi, sono scaturiti una serie di decreti attuativi e leggi regionali.

D.P.C.M. 5 dicembre 1997, Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici

In particolare, nell’ambito relativo all’acustica edilizia è stato emanato il D.P.C.M. 5 dicembre 1997, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.297 del 22 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” che identifica i parametri da misurare, i metodi per misurarli e i limiti ammessi per ciascun parametro misurato, il cui superamento è considerato generativo di un fenomeno di inquinamento acustico. La carenza dei requisiti acustici passivi compromette la normale attitudine di un immobile a realizzare la funzione economico-sociale essenziale ai fini del legittimo godimento e della commerciabilità. È noto che, attualmente, la mancata osservanza dei parametri stabiliti dalla normativa in materia conduce a una valutazione di diminuzione significativa del valore dell’immobile acquistato. Nel Decreto è dichiarato esplicitamente che il rispetto dei requisiti acustici passivi va dimostrato a cantiere finito. Non è richiesta obbligatoriamente la prova fonometrica ma, ad esempio, in caso di contenzioso è necessario dimostrare il raggiungimento del risultato in opera. La sola figura autorizzata a eseguire una prova fonometrica che possa essere utilizzata con valore legale è il Tecnico Competente in Acustica, ovvero un professionista, iscritto allo specifico albo regionale dei tecnici competenti in acustica ambientale.

Nel D.P.C.M. sono definiti i seguenti parametri:

R’w Indice del potere fonoisolante apparente;

L’nw Indice del livello di rumore di calpestio dei solai, normalizzato rispetto all’assorbimento acustico;

D2m,nT,w Indice dell’isolamento acustico standizzato di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione;

LASmax Livello di pressione sonora ponderata A misurata con costante di tempo Slow;

LAeq Livello equivalente di pressione sonora ponderata A.

Per ottenere in opera il risultato di Legge è indispensabile che siano presi in seria considerazione tre elementi fondamentali:

la progettazione di un sistema acusticamente performante di cui il materiale isolante è un elemento imprescindibile;

la scelta di un materiale isolante di qualità e specifico per l’applicazione in essere;

la posa in opera “a regola d’arte” ovvero esperta anche nella realizzazione dei particolari costruttivi.

In mancanza di anche uno solo dei tre elementi, la prestazione finale è quasi sicuramente compromessa.

Il D.P.C.M. fissa per ciascuno dei parametri di riferimento i valori limite da rispettare in opera. Tali valori sono riportati nella tabella A del decreto e sono in funzione delle diverse destinazioni d’uso (come riportato nella tabella B). In particolare i valori di R’w e D2m,nT,w sono valori minimi pertanto più sono alti i valori rilevati migliore è l’isolamento acustico offerto dall’elemento costruttivo oggetto di verifica, mentre L’nw, LAsmax, LAeq sono valori massimi, pertanto più sono bassi i valori rilevati migliore è l’isolamento acustico raggiunto.

 

Tabella A Classificazione degli ambienti abitativi

Categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili

Categoria B: edifici adibiti a uffici e assimilabili

Categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili

Categoria D: edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili

Categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili

Categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili

Categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili

Tabella B Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici

Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici 

(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.

La progettazione dell'isolamento acustico

La richiesta del rispetto dei requisiti acustici passivi in opera fa si che non si possa prescindere da un’accurata fase progettuale, elemento che gioca un ruolo fondamentale ai fini previsionali, specie se supportato da accurati modelli di calcolo e dal contributo (a volte indispensabile ed esclusivo) delle prove in laboratorio e di quelle in opera.

Isolamento acustico al rumore di calpestio

Lo schema di calcolo proposto dalla nuova UNI EN ISO 12354, utilizzabile per la progettazione di divisori orizzontali, è basato sull’equazione riportata di seguito che coinvolge gli elementi fondamentali responsabili della trasmissione del rumore attraverso le partizioni orizzontali: ovvero la componente diretta (il solaio di base, il sistema “pavimento galleggiante” e il controsoffitto) e le perdite di isolamento per fiancheggiamento laterale. Il progettista acustico dovrà dunque porre massima attenzione al contributo offerto dal solaio di base, al corretto funzionamento del massetto galleggiante e alle perdite di isolamento attraverso percorsi laterali di fiancheggiamento. Eventuali ponti acustici dovuti a una non attenta progettazione o generati accidentalmente durante le fasi di posa non sono quantificabili a priori ma possono influenzare negativamente le prestazioni acustiche raggiungendo valori tali da compromettere il rispetto dei limiti previsti.

L'n,w = 10lg(10Ln,d,w/10 + ∑10Ln,ij,w/10)

[10Ln,d,w/10 Trasmissione Diretta; ∑10Ln,ij,w/10 Trasmissione Indiretta]

La componente diretta di rumore trasmesso è calcolabile tramite la seguente espressione che tiene in considerazione il contributo del solaio di base, del sistema “pavimento galleggiante” e del controsoffitto: Ln,d,w = Ln,eq,0,w - ΔLw - ΔLd,w.

Ln,eq,0,w è il livello di rumore da calpestio equivalente riferito al solaio “nudo”, privo dello strato di massetto galleggiante [dB]. Esso dipende direttamente dalla massa superficiale e dalla tipologia del solaio che si andrà a realizzare. Quanto più è massivo il solaio tanto più resisterà all’eccitazione provocata dalla sorgente generatrice del rumore e tanto più offrirà un miglior contributo all’isolamento acustico del divisorio. La nuova norma UNI EN ISO 12354 introduce formule di calcolo specifiche per solai in laterocemento tipici nella pratica costruttiva italiana.

ΔLw è l’indice di valutazione relativo alla riduzione dei rumori di calpestio dovuto alla presenza del massetto galleggiante [dB]. È l’elemento su cui il progettista può realmente lavorare per l’ottenimento di un adeguato isolamento acustico. Infatti, si può considerare la scelta della tipologia e della massa del solaio una variabile a volte imposta da fattori indipendenti ed esterni al problema dell’isolamento acustico. Al contrario il progettista gode di discreta libertà nel poter prevedere un idoneo “massetto galleggiante” da installare al di sopra del solaio stesso e sotto al pavimento di finitura.

∆Ld,w è l’indice di valutazione relativo alla riduzione dei rumori di calpestio dovuto alla presenza di uno strato addizionale nel locale ricevente come ad esempio un controsoffitto [dB]. Tale valore è ricavato da misure di laboratorio o può essere stimato approssimativamente a partire dal valore di ∆Rd,w. Nel caso di presenza contemporanea di un massetto galleggiante all’intradosso del solaio e di rivestimenti nelle locale ricevente dovrà essere considerato un contributo dovuto al controsoffitto pari a ∆Rd,w /2.

Il termine di correzione per la trasmissione laterale K, presente nella precedente versione della norma, scompare. Il precedente modello permetteva un calcolo forfettario delle perdite di isolamento per trasmissione laterale con valori tabulati in funzione della massa superficiale del solaio e della massa superficiale degli elementi laterali del locale ricevente.

La nuova UNI EN ISO 12354, a fronte di un aumento di complessità delle espressioni di calcolo, permette una stima più accurata delle perdite di isolamento per fiancheggiamento:

Ln,ij,w = Ln,eq,0,w - ΔLw + (Ri,w - Rj,w)/2 - ΔRj,w - Ki,j - 10lg[Si/(l0lij)]

dove:

Ln,ij,w è l’indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato per trasmissione laterale generato sul solaio (i) e irradiato dall’elemento j nel locale ricevente;

Ln,eq,0,w è l’indice di valutazione del livello equivalente di pressione sonora di calpestio normalizzato del solaio nudo;

ΔLw è indice di valutazione dell’attenuazione del livello di pressione sonora di calpestio dovuto alla presenza del massetto galleggiante;

Ri,w è l’indice del potere fonoisolante del solaio nudo (i);

Rj,w è l’indice del potere fonoisolante dell’elemento j nell’ambiente ricevente;

ΔRj,w è l’indice di valutazione dell’incremento del potere fonoisolante dovuto a un rivestimento addizionale (ad esempio una contro-parete o un contro-placcaggio) sul lato ricevente dell’elemento j;

Ki,j è l’indice di riduzione delle vibrazioni per ciascuna via di trasmissione ij su un giunto;

Si area dell’elemento separatore (solaio);

l0 lunghezza di riferimento pari a 1 m;

li,j lunghezza del giunto di connessione tra pavimento ed elemento laterale j.

Un’attenta conoscenza già in fase progettuale delle condizioni al contorno in cui è inserito l’elemento di separazione verticale permette di calcolare con maggiore accuratezza le prestazioni in opera dell’elemento: lunghezza e tipologia dei giunti, potere fonoisolante delle pareti e del solaio di base o la presenza di rivestimenti nell’ambiente ricevente diventano nuove variabili progettuali nel calcolo di L’nw.

Per un edificio con elementi edilizi omogenei (pareti in muratura e solai in c.a.), l’accuratezza del modello di calcolo proposto dalla nuova UNI EN ISO 12354 permette di determinare le prestazioni in opera di isolamento acustico ai rumori da calpestio con una accuratezza di 2 dB. Questa maggiore accuratezza del modello di calcolo non mette comunque al riparo da eventuali errori di messa in opera che possono vanificare l’isolamento acustico della struttura: un’oculata scelta dei materiali isolanti, un’attenta direzione dei lavori e la cura dei dettali nella posa dei prodotti rimangono i fattori che permettono il raggiungimento delle prestazioni attese.

Isolamento acustico al rumore aereo

In generale, in accordo con la legge della massa, il potere fonoisolante cresce nel caso di pareti massive ma anche nel caso di pareti doppie che si comportano come un sistema oscillante formato da due masse collegate da una molla, con l’intercapedine riempita da materiale fonoassorbente.

Isolamento acustico di facciata

È determinato dall’indice di valutazione D2m,nT,w. In generale il calcolo previsionale di tale indice dipende in massima parte:

  • dalle prestazioni acustiche dei singoli elementi costituenti la facciata: muratura, componenti finestrati e piccoli elementi (prese d’aria, bocchette di ventilazione, cassonetti);
  • dalla forma della facciata;
  • dalla superficie interna della facciata;
  • dal volume dell’ambiente di cui si verifica la facciata;
  • dal valore di riferimento del tempo di riverberazione.

Isolamento acustico impianti

L’isolamento acustico degli impianti è di fondamentale importanza se non si vuole inficiare l’intervento di isolamento acustico operato sul resto della costruzione, in quanto gli impianti rappresentano delle vie preferenziali per il passaggio del rumore. Ascensori, UTA e impianti con motori in genere devono essere realizzati su massetti galleggianti desolidarizzati. A livello progettuale le modalità di intervento per ridurre il rumore prodotto dagli impianti sono essenzialmente le seguenti:

  • controllo dei rumori aerei mediante l’utilizzo di tubazioni massive e rinforzate (senza gomiti a 90°);
  • rivestimento delle tubazioni con materiali pesanti;
  • uso di cavedi impiantistici insonorizzati;
  • controllo delle vibrazioni meccaniche mediante la desolidarizzazione nei punti di contatto e di aggancio delle tubazioni alle murature con appositi collari acustici;
  • uso di apparecchi e cassette di scarico acusticamente certificati;
  • desolidarizzazione degli apparecchi delle murature.

Norme tecniche di riferimento per la progettazione dei requisiti acustici passivi

Sviluppi normativi in materia di isolamento acustico

Le Leggi comunitarie 2008 e 2009 hanno apportato importanti modifiche alla legislazione nazionale sull’acustica e in particolare al D.P.C.M. 5/12/97 sospendendone gli effetti nei rapporti tra privati e creando i presupposti per riscrivere la legislazione nazionale di acustica edilizia.

Ad oggi in tal senso non è stato emanato nessun nuovo documento legislativo, pertanto, il D.P.C.M. 5/12/97 è attualmente in vigore e gli edifici di nuova realizzazione devono essere costruiti rispettando i limiti in esso definiti.

Norme tecniche

Sono state invece emanate due nuove norme tecniche:

  • UNI 11367:2010 - “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera”
  • UNI 11444:2012 - “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Linee guida per la selezione delle unità immobiliari in edifici con caratteristiche non seriali”, che è una integrazione alle informazioni riportate nella norma UNI 11367. In particolare, la norma UNI 11367, determina i criteri di classificazione acustica di una unità immobiliare sulla base dei risultati di misure fonometriche in opera eseguite sull’edificio. Secondo tale norma tecnica, ogni singola unità immobiliare è caratterizzata da più classi acustiche, una per ogni tipologia di rumore considerato.